Amazon sigla l'accordo con OpenAI: cifra da 38 miliardi di dollari
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Amazon e OpenAI, super accordo da 38 miliardi: i dettagli

Una piramide di pacchi con il logo Amazon

Amazon ha appena siglato una partnership dal valore di 38 miliardi di dollari. Ennesimo passo importante per il colosso USA.

Dopo i licenziamenti di massa messi in atto da Amazon, il colosso USA ha siglato un accordo da 38 miliardi di dollari. Si tratta dell’ennesimo passo importante per l’azienda di proprietà di Jeff Bezos, con una cifra da capogiro in ballo. L’accordo in questione permetterà all’altra multinazionale firmataria, OpenAI, di sfruttare i modelli di intelligenza artificiale forniti da AWS, acronimo proprio di Amazon Web Services, ala sussidiaria dell’e-commerce. In piena era di intelligenza artificiale, questo è l’ennesimo passo in avanti verso il futuro.

Analisi dati tramite intelligenza artificiale su computer
Analisi dati con il supporto dell’intelligenza artificiale – newsmondo.it

Accordo da 38 miliardi di dollari

L’accordo siglato con Amazon è stato concordato con OpenAI, una delle aziende più importanti al mondo nel settore dell’intelligenza artificiale. Ad una cifra di 38 miliardi di dollari, riporta Tgcom 24 tra le varie fonti, la multinazionale potrà attingere dai servizi proposti da AWS.

A questo proposito, il CEO Sam Altman ha dichiarato quanto segue: “Per l’intelligenza artificiale è necessaria una potenza di calcolo massiccia e affidabile. La nostra partnership con AWS rafforza l’ecosistema che alimenterà questa nuova era e renderà l’IA avanzata accessibile a tutti“.

Per l’e-commerce statunitense, si tratta di un passaggio molto importante per ridurre il divario presente con Microsoft e Google. Infatti, il colosso di Bezos grazie a questa partnership potrà imporsi come “provider” per tutte quelle aziende che intendono sviluppare modelli di IA sempre più avanzati.

Il motivo di questa partnership

Il motivo di questa partnership, dal punto di vista di Altman, è quello di slegarsi da Microsoft nel nome di un accordo molto più equilibrato. Diversificando il proprio portfolio di collaborazioni, OpenAI potrà evitare così di dipendere da un solo fornitore, come effettivamente accaduto in precedenza.

Infatti, la rete di collaborazioni dell’azienda prevede altre partnership con brand del calibro di Nvidia, Oracle, Google e molti altri ancora.

Leggi anche
La “prima volta” di Ranucci che fa impazzire i “meloniani”: di cosa si tratta

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Novembre 2025 12:42

La “prima volta” di Ranucci che fa impazzire i “meloniani”: di cosa si tratta

nl pixel